L’Heimatschutz Svizzera lancia una campagna che si protrarrà sull’arco di più anni sull’architettura degli anni Cinquanta. Lo scopo è quello di avvicinare il pubblico alla cultura architettonica del dopoguerra e di renderlo cosciente della necessità di salvaguardare le opere più significative di questo periodo. La campagna viene ufficialmente presentata oggi a Baden, dopo l’approvazione dell’Assemblea dei delegati.
I monumenti del dopoguerra (dal 1945 al 1965 circa) sono scarsamente considerati, e anche quelli più significativi vengono sovente classificati come espressione della speculazione edilizia e privi di un reale valore architettonico. L’immagine negativa di questa architettura conduce a dolorose perdite, sia perché vengono intrapresi lavori di risanamento senza nessun riguardo per la sostanza originale sia perché gli edifici vengono demoliti. La considerazione dei fabbricati sorti in questo periodo sta rivalutandosi nelle cerchie degli addetti ai lavori, ma la maggior parte della popolazione continua ad avere un’opinione non propriamente positiva al proposito.
Lanciando la campagna L’avvio, l’Heimatschutz intende focalizzare sull’arco di più anni l’attenzione del pubblico sull’architettura degli anni Cinquanta. Le diverse iniziative in programma (manifestazioni con visite guidate, giornate di studio, pubblicazioni ecc.) intendono consentire un altro approccio a questa architettura. Verranno inoltre sostenuti a vario titolo progetti in relazione in un modo o nell’altro con gli edifici sorti in quel periodo.
L’Assemblea dei delegati dell’Heimatschutz Svizzera ha oggi approvato il lancio della campagna L’avvio. La nostra organizzazione invita in particolare la Confederazione, i Cantoni e i Comuni a completare l’inventario degli edifici meritevoli di protezione con manufatti posteriori al 1945. Sulla scorta di una migliore conoscenza, la campagna si prefigge altresì di favorire un approccio più rispettoso al patrimonio edilizio del dopoguerra. Occorre riconoscere anche all’architettura degli anni Cinquanta i meriti che già sono stati riconosciuti alla letteratura, alla musica e alla cinematografia di quel periodo.
Il lancio ufficiale della campagna avviene oggi pomeriggio alla Berufsfachschule di Baden. L’edificio che ospita la scuola è stato costruito nel 1954 da Armin Meili per la Brown, Boveri & Cie ed è una valida testimonianza dell’architettura del dopoguerra. Il risanamento è stato effettuato con estremo riguardo nei confronti della sostanza esistente, talché lo stabile ha conservato il suo carattere originario. Per sottolineare l’evento, l’Heimatschutz invita la popolazione a un viaggio nel tempo, attraverso un’esposizione di mobili e accessori dell’epoca organizzata nella scuola stessa.
Per maggiori informazioni:
Heimatschutz Svizzera, Karin Artho, 044 254 57 00