Nel corso di una cerimonia pubblica sulla Marktplatz a Grenchen, l’Heimatschutz Svizzera ha consegnato oggi il Premio Wakker 2008 alla cittadina solettese, riconoscendo in tal modo la diversità degli interventi con i quali si è valorizzato lo spazio pubblico, l’attenzione con cui è stata promossa l’urbanizzazione e l’approccio rispettoso con i numerosi edifici del dopoguerra.
La cerimonia ufficiale tenutasi oggi a Grenchen è stata allietata da un ricco programma di musica e balli. Il Presidente dell’Heimatschutz Svizzera Philippe Biéler ha ricordato i motivi che hanno indotto la Commissione a designare la città solettese vincitrice del Premio Wakker, in particolare le molteplici iniziative per il patrimonio esistente e la rivalutazione di piazze e strade. In questo senso, sono risultati convincenti l’atteggiamento attivo e il modo di operare pragmatico e perseverante dei responsabili a favore dell’evoluzione della città.
Philippe Biéler ha sottolineato in particolare l’approccio al patrimonio edilizio del dopoguerra, che si palesa negli interventi eseguiti in diversi edifici pubblici, come la piscina progettata nel 1956 da Beda Hefti, una specialista in questo campo, o la scuola Halden del 1964. La ristrutturazione della Marktplatz nel 1999 è stata la prima tangibile iniziativa per la valorizzazione dello spazio pubblico, un secondo tema di grande importanza. La sistemazione di una copertura e di una fontana hanno trasformato la piazza in un punto di identificazione. Dall’apertura dell’autostrada avvenuta nel 2002, il centro della cittadina ha ritrovato pace e le misure fiancheggiatrici sono state prontamente messe in atto. L’assetto stradale è stato ridisegnato in modo da privilegiare il traffico pedonale nel centro urbano.
Il sindaco Boris Banga ha manifestato tutta la sua felicità per il riconoscimento dell’impegno profuso e ha sottolineato che il Premio Wakker servirà da stimolo per proseguire sulla strada intrapresa. All’intervento del sindaco, ha fatto seguito il discorso di Jean-Frédéric Jauslin, Direttore dell’Ufficio federale della cultura.
Per maggiori informazioni:
Heimatschutz Svizzera, Peter Egli, tel. 044 254 57 00
Comune di Grenchen, Claude Barbey (responsabile Ufficio tecnico), tel. 032 654 67 16