Bagni pubblici degli anni Cinquanta e Sessanta

Negli anni Cinquanta e Sessanta, in parecchie località vennero progettati e costruiti molti bagni pubblici e bagni spiaggia. Questa nuova ondata seguiva la prima risalente agli anni Trenta. In questo numero vi presentiamo alcuni stabilimenti balneari di elevata qualità architettonica.

I soggiorni all’aria aperta e i bagni di sole furono dichiarati benefici per la salute già agli albori del XX secolo. Queste tendenze si concretarono nella realizzazione di stabilimenti balneari in due ondate principali, una negli anni Trenta e l’altra posteriore alla seconda guerra mondiale. A differenza degli impianti del XIX secolo, chiusi agli sguardi esterni dalle cabine sistemate attorno al perimetro del bagno, quelli di nuova concezione erano aperti, con grandi spazi per godersi i bagni di sole e aree riservate ai giochi e allo sport.

I bagni venivano così ad assomigliare a parchi, con un’architettura in stretta relazione con il contesto paesaggistico circostante. Conformemente allo spirito di quei tempi, i progettisti fecero largo uso di cemento e di elementi prefabbricati, tenendo comunque sempre conto delle particolarità locali. Essi vennero anche ad assolvere la funzione di parco o giardino in un contesto urbano che era andato impoverendosi di aree verdi. Gli stabilimenti balneari sono tuttora molto apprezzati, e alcuni di quelli sorti negli anni Cinquanta e Sessanta sono stati risanati in modo esemplare.